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Dopo grandi romanzi come "Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay", con cui ha vinto il premio Pulitzer, Michael Chabon si cimenta qui in un'impresa del tutto nuova, un libro diverso e forse il più vero che abbia mai scritto. Tra queste pagine, senza peli sulla lingua e con una straordinaria capacità di aprire squarci di senso nuovi nella realtà di ogni giorno, il grande scrittore reinventa la propria storia di figlio, di marito e soprattutto di padre, dando vita a una sorta di appassionata autobiografia che quasi si fa romanzo. In un formidabile intreccio di storie, Chabon evoca un'infanzia in cui ha goduto di libertà precluse ai bambini di oggi, il divorzio dei genitori, la vertiginosa commedia dell'adolescenza, la scoperta della cultura pop, la fine di un matrimonio sbagliato, l'incontro con la compagna della sua vita; e rivive quei momenti attraverso le esperienze dell'irresistibile quartetto di figli che con la moglie si trova a crescere ed educare, sapendo fin troppo bene che un padre altro non è che "un uomo che fallisce ogni giorno". "Uomini si diventa" è un manuale poco pratico di paternità, un timido manifesto sul maschio di oggi, ma anche una vita ricostruita per frammenti, la vera storia di un grande inventore di storie.